La leggerezza della conduzione, del silenzio, della voce, del vuoto. Lo spazio bianco del silenzio è già una 'cosa'. Lasciare molto spazio e silenzio è già una proposta. Non guidare per riempire, ma condurre verso la creazione di uno spazio che allo stesso tempo è personale ma condiviso in un piccolo gruppo. Questo è lo spazio in cui poter far avvenire il contatto. L'ascolto, l'udito cade e si appoggia sul ritmo del gruppo che si muove nel contatto. Allora si può ascoltare il suono del respirare, dell'accarezzare, del premere, dello sfiorare, dello staccare. Questo spazio bianco è prezioso ricco e fertile ed è uno spazio che a volte chiede di essere coltivato in condivisione.
Diana
Diana