...e invece la creta ha deciso che sarebbe diventata una razza". così un papà parla della sua esperienza di gioco con la creta, avvenuta insieme alle figlie in occasione del Laboratorio di Creta tenuto il 6 gennaio scorso. Ed è proprio vero, quando si entra in contatto con il gioco, la creazione, si entra pian piano in uno stato in cui una decisione, un'idea prevista, precostituita, dopo un po' , o dopo molto, lascia spazio ad una forma nuova, inaspettata, non prevista. E questo è sorprendente!
Se possiamo permettere che questo accada ed entriamo in contatto con...il contatto, con la materia, ci sembra proprio che sia la creta a decidere per noi. E' come l'intuizione, è come un'illuminazione: tutto quel che resta da fare è seguirla. Il gioco, il contatto con una materia come la creta, in un momento del genere, allora, procura sorpresa, gioia, stupore e genera spesso una bella soddisfazione. Non sempre possiamo vivere questa esperienza, che a volte ha bisogno di tempo perché faccia capolino....ma quando accade è meraviglioso!
Questo è uno degli obiettivi del lavoro che proponiamo, lasciare, se è possibile, che questo accada, creando le condizioni per uno spazio di contatto, e quando succede, anche di stupore e soddisfazione.
Come è naturale per un bambino lasciato nella pace del suo gioco, che non si preoccupa, ma si occupa. A cui non si impone un modo ed una forma, ma si propone di esplorare proprio il suo modo che darà vita alla sua personale, unica, irripetibile, sorprendete forma. Quale ciascuno di noi, bambino e adulto, è.
Diana
Se possiamo permettere che questo accada ed entriamo in contatto con...il contatto, con la materia, ci sembra proprio che sia la creta a decidere per noi. E' come l'intuizione, è come un'illuminazione: tutto quel che resta da fare è seguirla. Il gioco, il contatto con una materia come la creta, in un momento del genere, allora, procura sorpresa, gioia, stupore e genera spesso una bella soddisfazione. Non sempre possiamo vivere questa esperienza, che a volte ha bisogno di tempo perché faccia capolino....ma quando accade è meraviglioso!
Questo è uno degli obiettivi del lavoro che proponiamo, lasciare, se è possibile, che questo accada, creando le condizioni per uno spazio di contatto, e quando succede, anche di stupore e soddisfazione.
Come è naturale per un bambino lasciato nella pace del suo gioco, che non si preoccupa, ma si occupa. A cui non si impone un modo ed una forma, ma si propone di esplorare proprio il suo modo che darà vita alla sua personale, unica, irripetibile, sorprendete forma. Quale ciascuno di noi, bambino e adulto, è.
Diana